Bombarda si è preso tre giorni di riposo, ma ci ha detto: se trovi qualcosa di interessante pubblica pure. Siccome oggi piove a dirotto e mi tocca stare in casa vi propongo questo post nel quale riporto due testi trovati su facebook. Vediamo il primo
“Louis Pasteur, il padre della menzogna sulla teoria dei germi, sui vaccini e sulla pastorizzazione.
Si sostiene che in punto di morte abbia ammesso di essere un impostore. Le sue scoperte fraudolente sono diventate la mucca da soldi definitiva che ha reso Big Pharma quello che è oggi.
Ti fanno ammalare e traggono profitto, facendoti temere minuscole e mortali particelle inesistenti che chiamano virus.
(Da non confondere con i batteri, poiché esistono, ma i virus no, in quanto nessuno di essi è mai stato isolato e quindi la cui esistenza è stata provata).
La teoria del terreno di Bechamp è stata liquidata come una frode, quando era la verità sulla vera teoria del virus, semplicemente perché riconoscerla non farebbe guadagnare soldi alla Big Pharma.
I proprietari delle grandi aziende farmaceutiche e Pasteur erano massoni adoratori di Satana e ossessionati dall'eugenetica, causando malattie e spopolamento di quelle popolazioni che non appartengono al culto della morte massoneria/illuminata/luciferina dei miliardari e dei loro burattini".
Risulta evidente che la s.ra faggioni ha studiato all'università di internet... Tra l'altro ignora che Pasteur ha fatto numerose scoperte, tipo: la fermentazione operata dai lieviti, gli enantiomeri di molte sostanze organiche ed ha anche provato sperimentalmente la falsità della generazione spontanea.
Molto più interessante il secondo testo, lo riporto interamente anche se è lungo
PREMESSA: questo è un altro dei post che avevo in mente di scrivere tempo fa, ma o per mancanza di tempo o per mancanza di elementi necessari non è mai stato scritto.
Voglio iniziare il 2025 cor botto proprio.
Da decenni, nel sottobosco di Internet, esiste una peculiare pletora di individui, di sicuro li avrete incrociati forse in quei commenti che hanno avuto poche interazioni tra cui 1-2 like in alcune pagine Facebook a tema salute o vi saranno capitate strane pagine tra le consigliate, dove proponevano affermazioni bislacche sempre a tema salute.
All'epoca non ci avete fatto caso, forse perché erano poco "rumorosi" o semplicemente restavano in sordina, ma un evento scatenante come la pandemia, li ha fatti uscire in massa da questo sottobosco e hanno iniziato a pervadere questo social e anche gli altri tra cui Telegram, Istagram, Twitter (attualmente "X"), YouTube ecc.
Per chi non la conoscesse: la "teoria dei germi" parla che batteri, virus, prioni, protozoi, funghi e parassiti vari causino le malattie al nostro corpo e ha alle spalle tonnellate e ripeto TONNELLATE di prove sperimentali. Venne resa popolare nel XIX secolo da parte di Louis Pasteur oltre ai lavori di Ignac Semmelweis (il precursore), Robert Koch, Joseph Lister, Kiyoshi Shiga ecc.
Viene attaccata la memoria storica di Louis Pasteur, accusandolo di frode e quant'altro, ma facciamo un attimo un piccolo passo indietro per capire l'acredine nei suoi confronti.
Nel XIX secolo, in particolare verso la metà, la biologia era oramai in fermento vista la pubblicazione nel 1859 dell'opera "Of Origin of Species" da parte del naturalista Charles Darwin (e per chi non lo sapesse, quest'ultimo tra i suoi interessi ebbe anche la microbiologia).
Nello stesso periodo, anche la microbiologia stava avendo un assist non da poco nel suo sviluppo e c'erano anche molte scuole di pensiero (all'epoca girava ancora l'idea dei miasmi che causavano le malattie).
Pasteur, chimico di formazione, noi chimici organici lo teniamo sul proverbiale "palmicchio della mano" per i suoi studi sugli enantiomeri (+) e (-) dei cristalli dell'acido tartarico presente nel vino.
Pasteur oltre alla chimica, si occupò anche della microbiologia e si mise a studiare i batteri e demolì il concetto che i batteri e altri microrganismi nascessero dalla generazione spontanea aristotelica che girava ancora valida all'epoca.
Famosi saranno i suoi lavori sui vaccini contro il Bacillus anthracis che causava l'antrace che mieteva greggi di pecore e contro il virus della rabbia a cui salvò la vita a un bambino morso da un cane rabbioso e la nota tecnica della pastorizzazione.
Fondò anche il noto istituto Pasteur ancora oggi esistente e dove nel 1983, verrà isolato il virus HIV-1 da parte di Francoise Barrè-Sinoussi che le varrà il premio Nobel per la medicina nel 2008.
Sempre all'epoca, vi era un'altra scuola di pensiero, oggi sostenuta dai negazionisti dei virus: ovvero il pleomorfismo della malattia. Come il treno dei desideri nella nota canzone, i microrganismi e i parassiti secondo questa idea, non sarebbero la causa delle malattie, ma solo dei sintomi o delle conseguenze della malattia, richiamati dal tessuto malato.
All'epoca vi era una sorta di Avengers dei poracci contro Pasteur: Claude Bernard, Antoine Bèchamp, Max Joseph Von Pettenkoffer, Rudolf Virchow e Günther Enderlein.
Ora analizziamo in particolare a uno a uno le varie posizioni di questi membri.
CLAUDE BERNARD: medico, conosciuto come il "padre dell'odierna fisiologia" e del concetto di omeostasi, esso sosteneva che la causa della malattia fosse un perturbamento dell'omeostasi. In realtà, Bernard ha azzeccato soltanto al 50%, perché esistono malattie di origine non batterica che alterano l'omeostasi, ma ha cannato sul fatto che le malattie batteriche non possano turbare la suddetta.
ANTOINE BÈCHAMP: connazionale di Pasteur e anche chimico di formazione come quest'ultimo. Famoso per i suoi lavori sulla sintesi dell'anilina, sulle malattie che affliggono i bachi da seta e per gli enzimi (fondatore della branca dell'enzimologia), su di lui ci torniamo dopo.
PETTENKOFFER: medico e chimico tedesco, famoso perché fu uno degli studiosi sulla diffusione del colera in Germania. Sosteneva che non fosse soltanto il Vibrio cholerae a causare il colera, ma che ci fossero altre cause tra cui economiche, sociali, psicologiche e chi ne ha e più ne metta.
Famoso fu il suo "esperimento" dove ingurgitò il contenuto di una fiala contenente una coltura di vibrioni del colera, insieme a del bicarbonato di sodio per abbassare l'acidità dello stomaco (perché il vibrione del colera, tollera poco il pH acido gastrico e l'unico modo in cui può sviluppare la malattia è che ne debbano sopravvivere superando la suddetta "barriera" o che l'individuo soffra di ipocloridria) .Quelli che citano l'esperimento, dicono che non abbia sviluppato per nulla la malattia o perché i vibrioni erano morti a causa delle peggiori condizioni di conservazione o che soffrisse di acidità di stomaco ergo il bicarbonato non sia riuscito ad abbassare del tutto il pH. Peccato che si sbaglino, perché ebbe eccome il colera in particolare, ebbe per una settimana scariche di diarrea, ma fu lieve e Pettenkoffer negò di averlo avuto. Quello che non sapete è che Pettenkoffer fu già colpito dal colera e quindi aveva ricevuto l'immunità per questo sviluppò una forma lieve.
Ebbe poi una bella mazzata (a livello metaforico) da Robert Koch che inoculò il vibrione del colera a delle cavie isolate dall'ambiente e svilupparono la malattia.
RUDOLF VIRCHOW: biologo e patologo, studioso delle cellule animali insieme allo zoologo Theodor Schwann e all'avvocato e botanico Matthias Jacob Schledein che studiava le cellule vegetali. Padre dell'odierna fisiopatologia (oltre a Giovanni Battista Morgagni) che scalzò definitivamente la teoria umorale. Nonostante i suoi lavori sull'igiene, negò la teoria dei germi, tra cui i lavori di Pasteur oltre ai lavori di Robert Koch, sostenendo che la malattia nasca dall'interno delle cellule e che sia causata da fattori sociali (come povertà) e bisognava combatterle dal punto di vista politico e la teoria dei germi era solo un ostacolo nella prevenzione e per la cura. Attaccò persino la scoperta di Semmelweis dove il lavare le mani previene le malattie, sostenendo che essa sia una pratica senza alcun senso.
GÜNTHER ENDERLEIN: entomologo, zoologo e medico. Lui è entrato in azione leggermente più tardi rispetto ai suoi compari, anche su di lui ci torniamo dopo.
Ritorniamo a Bèchamp, come ho detto era uno dei maggiori sostenitori del pleomorfismo della malattia. Sosteneva che nei tessuti vi fossero delle granulazioni che identificò come "microzimi".
Adesso qui mi sorge un dubbio, un grande dubbio: come ha fatto Bèchamp a vedere gli enzimi con un microscopio ottico? L'enzima è una proteina avente ruolo di catalizzatore biologico delle reazioni che avvengono a livello metabolico e cellulare, perché senza di essi avverrebbero dopo eoni, un tempo non tanto compatibile con la vita.
A volte gli enzimi hanno componenti non proteiche che si chiamano cofattori e che spesso sono degli ioni metallici.
Gli enzimi li possiamo anche isolarli come si fa con le proteine.
Ora, l'enzima non lo si vede ad occhio nudo però vediamo i suoi effetti nei saggi di laboratorio e nelle reazioni chimiche (posso testimoniare io stesso, visto che la mia tesi di laurea come argomento aveva la chimica organica ed era sull'utilizzo di un enzima lipasi della muffa Candida antarctica legato a un supporto inerte), però possiamo vederlo utilizzando una particolare tecnica chiamata "microscopia crioelettronica", sviluppata a partire dal 1975 e che nel giugno 2015, abbiamo visto la struttura di una beta-galattosidasi batterica proveniente da Escherichia coli.
https://www.science.org/doi/10.1126/science.aab1576
Questa tecnica arriva come risoluzione addirittura fino agli Angstrom (1×10^-¹⁰m) e il campione viene trattato con azoto liquido a temperature criogeniche.
Non solo, possiamo vedere anche canali ionici sulle membrane cellulari, ribosomi, virus e anche i mitocondri.
Esiste anche la tomografia crioelettronica dove si ricostruisce in 3D di macromolecole biologiche e le cellule da immagini 2D di varie angolazioni.
Ai tempi di Bèchamp, il microscopio elettronico non esisteva ancora visto che dobbiamo aspettare il 1931 per averne uno e precisamente in Germania e che grazie ad esso abbiamo osservato punto per punto ogni parte dell'architettura cellulare, se ci fosse stata questa granulazione grande abbastanza da vedersi con il microscopio ottico, di sicuro sarebbe stata vista da chiunque, non solo dal punto di vista citologico, ma anche istologico (ricordo che i tessuti vengono fissati in modo da preservare l'architettura cellulare al loro interno), granulazioni del genere sarebbero state visibili anche nelle varie colorazioni come in ematossilina-eosina, Giemsa, ecc.
Questo basta a mettere la proverbiale "pietra tombale" sulla questione, perché all'epoca non si conosceva al 100% l'interno delle cellule a causa dei limiti del microscopio ottico.
Sostenere che un enzima cioè una proteina diventi di punto in bianco un batterio o un fungo sarebbe da bocciatura immediata all'esame di microbiologia senza passare dal via con annesse grasse risate e pernacchie da tutti i microbiologi del pianeta.
Enderlein era sulla stessa linea d'onda di Bèchamp, dove portò avanti i lavori che si erano fermati nel secolo precedente e sostenne che in ogni organismo vivente esistessero delle particelle necessarie alla vita che lui chiamava "protiti", "simbionti" e "endobionti", esse erano dei colloidi di proteine che in particolari condizioni potessero portare alla formazione dei patogeni come i batteri o i funghi e questi step che portavano a tutto ciò li chiamò "ciclodi". Questi ciclodi non funzionavano solamente in una direzione, ma anche in quella opposta cioè che i batteri e i funghi ritornavano a questi colloidi proteici.
Come nel caso di Bèchamp, sarebbe un fantasy a tema biologia, Narnia, Harry Potter e la compagnia dell'anello rimangono umili in confronto.
Dal XIX secolo, questi "Avengers" furono solo l'inizio, negli anni '80 del XX secolo quando venne scoperta la malattia AIDS, causata dal patogeno HIV-1 isolato nel 1983, ci furono alcuni individui che si opposero al legame tra HIV-1 e AIDS, sostenendo che quest'ultima fosse causata da altro.
Però dobbiamo aggiungere che l'HIV-1 essendo stato isolato da poco non era del tutto conosciuto quindi ci sta che all'epoca alcuni erano scettici, ma oggi questo comportamento è inaccettabile, visto che abbiamo tonnellate di prove sperimentali che attestano palesemente la sua esistenza e il suo legame con l'AIDS.
Col tempo poi, iniziarono a scemare visto che alcuni individui che avevano contratto proprio l'AIDS e che negavano il collegamento con il virus, esso li ha portati a uno a uno nella tomba agli inizi degli anni'2000 e gli altri ritornarono nel sottobosco di Internet.
Peccato che dal 2020 in poi, si presentò la pandemia da SARS-COV-2 che inginocchiò l'intero pianeta e fu allora che questi individui iniziarono a ri-uscire allo scoperto, inglobando a loro altri complottari. Siccome non potevano più attaccare i batteri visto che oramai le prove sperimentali erano troppo solide per poterle scardinare, passarono a un altro bersaglio ovvero i virus.
Hanno fatto come i creazionisti USA, hanno dovuto cambiare la loro dottrina in una più "mild" come ad esempio, hanno accettato la microevoluzione, ma non la macroevoluzione che in realtà le 2 sono collegate.
Sostengono che i virus siano dei comuni detriti cellulari o che siano quelle vescicole che esistono realmente e che vengono chiamate "esosomi" che trasportano messaggi, proteine, acidi nucleici come microRNA, ecc da cellula a cellula. O ancora che le malattie virali sarebbero causate da una tossiemia insorta da un modo di vivere "innaturale" (tra cui l'assumere i farmaci) di cui loro ben si riguardano dal definire cosa siano queste fantomatiche tossine, visto che hanno carenze dei rudimenti di fisiologia e di biochimica.
Molte pagine portarono alla ribalta Bèchamp, tirando fuori il complottone mondiale da parte della malefica BigPharma di aver soppresso la sua teoria in favore di quella dei germi di Pasteur, per imbottirci di farmaci.
Ignorano però un fatto: nel 2001 hanno iniziato a studiare il microbiota e per farlo si sono ispirati ad alcuni principi di Bèchamp (non tutti), perché il microbiota fa incontrare entrambe le teorie, la Scienza va avanti e i fuffari vanno indietro.
Che senso avrebbe avuto a livello logico cancellare come sostengono dalle enciclopedie e dai libri Bèchamp per poi usare alle luce del Sole alcuni suoi principi nel microbiota?
Famoso è anche l'uso in maniera fuorviante ed errata dei "postulati di Koch" per isolare un microrganismo che sono questi:
1) Il microrganismo deve essere presente in tutti gli organismi affetti dalla malattia (in origine diceva anche “ma non negli organismi sani”. Poiché in molte malattie, esiste quella che si chiama "fase di latenza", questa frase è stata cancellata perché inesatta).
2) Il microrganismo deve essere isolato da un organismo malato.
3) Il microrganismo coltivato dovrebbe causare malattie se introdotto in un organismo sano.
4) Il microrganismo deve essere re-isolato dall'ospite a livello sperimentale, inoculato nel malato e poi identificato come identico all'agente causale specifico originale.
I negazionisti dei virus attaccano il primo e il secondo postulato, sostenendo che essi non siano mai stati isolati, con affermazioni che hanno preso pari pari dal libro di Peter Duesberg (la loro Bibbia) e da Kary Mullis, che ebbe il premio Nobel per l'invenzione della PCR con cui oggi possiamo amplificare piccoli frammenti di codice genetico. Lo stesso Mullis, diede contro alla sua stessa tecnica (sobillato da Duesberg), sostenendo che non fosse stata utile per isolare il virus HIV e i negazionisti portarono avanti i suoi attacchi, applicando le sue tesi a tutti i i virus.
Oggi abbiamo i criteri di Bradford Hill o "criteri di casualità di Hill" istituti nel 1965 dall'omonimo epidemiologo e nel 1988 verranno istituiti i "postulati molecolari di Koch" da parte di Stanley Falkow:
1) Il potenziale “fattore di virulenza” dovrebbe essere presente in
tutti i ceppi patogeni di una data specie ed assente nei ceppi non patogeni.
2) La specifica inattivazione del/dei gene/i in questione dovrebbe
attenuare la virulenza in un adeguato modello animale.
3) La successiva reintroduzione del gene funzionale dovrebbe ripristinare la
virulenza nel modello animale.
Più di una volta, questi negazionisti sono stati invitati a toccare le colture cellulari adibite alla coltura virale, siccome affermano che i virus non esistono, ergo non dovrebbe succedergli nulla toccandole, secondo voi le hanno toccate? No, si sono ben riguardati dal farlo.
Questi negazionisti sono dei microbiologi? No.
Hanno messo mano a un microscopio elettronico in tutta la loro vita? No.
Conoscono l'architettura cellulare? No.
E si potrebbe continuare all'infinito sulla loro crassa ignoranza a tema microbiologia.
Tra i tutti i negazionismi tra cui quello dei dinosauri (esiste veramente purtroppo), quello delle missioni Apollo e quello delle armi atomiche (secondo i citrulli che lo sostengono, Hiroshima e Nagasaki sarebbero state distrutte da bombe incendiarie al napalm e non da bombe atomiche e che esse non esistono), questo è uno dei più pericolosi e che non bisogna sottovalutare e va arginato il prima possibile.
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