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giovedì 20 ottobre 2011

Ah, i bei tempi andati...

Parlando di lodatori dei bei tempi andati non intendo parlare di coloro che, ragazzi negli anni '30del XX secolo, o giù di lì, ripetono alla nausea quanto si stava bene a quei tempi. Questi sono giustificati, non perché a quell'epoca la vita fosse particolarmente piacevole, ma perché l'apprezzamento per i tempi passati deriva dal fatto che la cosa veramente bella era l'essere giovani e avere tutto un futuro davanti a loro.
No, i lodatori di cui voglio parlare sono coloro che esaltano la Grecia antica, o Roma antica, o i tempi pre rivoluzione francese. E' una categoria cui appartengono (o almeno appartenevano ai tempi in cui ero giovane io) molti professori di greco e latino. Parlo per esperienza diretta, un mio professore di latino al liceo, nonostante possa, a ragione, sembrare un ignorante di prima classe anch'io ho un tempo frequentato il liceo, un mio professore dicevo, apparteneva a questa categoria, fortunatamente ho avuto un professore di storia e filosofia che ha aperto gli occhi a me e ai miei compagni di classe facendoci notare alcune semplici verità, ignorate solitamente dagli esaltatori dei tempi andati.
Riguardo alla Grecia classica ricordiamo che la sua storia è una successione quasi ininterrotta di guerre: Atene Contro Sparta, Atene contro Corinto, Tebe contro Atene, ecc.ecc. Ammiriamo i templi dell'acropoli, le sculture di Fidia, ma la gente comune non viveva nel partenone, viveva in catapecchie che sono sparite senza lasciare traccia. E "Laurion" vi dice niente? Era la località in cui si trovavano le miniere d'argento, sfruttate da Atene mediante il lavoro di schiavi, è il ricavato di queste miniere che ha permesso la costruzione dei templi dell'acropoli e ha permesso anche a Socrate di filosofare nell'agora. Di queste migliaia di schiavi nessuno si ricorda, ma senza di loro non ci sarebbe stata l'età aurea di Atene, nente monumenti, i filosofi avrebbero dovuto mettersi a zappare per ricavare di che vivere.
Un discorso analogo si può fare per Roma: le terme, il colosseo e tutti gli altri monumenti che ammiriamo oggi non li hanno costruiti Cicerone, o Virgilio o Cesare, li hanno costruiti anonimi schiavi la cui vita era di fatica disumana.
Il discorso potrebbe continuare per tutte le civiltà del passato.
Venendo ad un'epoca più prossima, a sentire certi complottisti nostrani la rivoluzione francese sarebbe stata provocata e guidata da massoni che avrebbero pervertito il popolo felice e prospero...ragazzi, la parola "jacquerie" vi dice niente? Le jacquerie erano le rivolte di contadini contro la fame e l'oppressione, nella storia di Francia ce ne sono state diverse, tutte represse nel sangue, come nel sangue fu repressa la rivolta dei contadini tedeschi del XVII secolo.
Dove voglio andare a parare con questo discorso? Non voglio sostenere che tutto va bene, che viviamo nell'epoca perfetta, anche perché non credo sia mai esistita un'epoca perfetta e che mai esisterà. Ma è vero che, nel corso della storia, la maggior parte dell'umanità, diciamo il 90%, ha passato il suo tempo a faticare in modo bestiale e a vivere sotto l'assillo della fame. Ancora oggi, per una parte dell'umanità è così, ma, nei pesi sviluppati, da poco più di un secolo a questa parte, le cose sono cambiate, l'orario di lavoro è stato ridotto, l'istruzione pubblica ha migliorato la cultura delle masse (o almeno ci ha provato...), i miglioramenti della medicina hanno prolungato la vita a gran parte della popolazione, e la lista dei miglioramenti potrebbe continuare a lungo. Tra l'altro il fatto che una parte consistente del tempo sia disponibile per attività diverse dal lavoro ha permesso, assieme allo sviluppo tecnologico, di stare al computer a scrivere di improbabili ed irrealistici complotti...
Ho sempre avuto il desiderio di poter spedire qualcuno di coloro che tanto lodano i tempi andati in una delle epoche che tanto esalta, solo per vedere quanto riuscirebbe a sopravvivere.

8 commenti:

  1. Concordo con quello che hai scritto, anche a me è capitato di sentir lodare tanto il passato senza alcuna logica, da gente che poi di storia non sapeva assolutamente niente ma parlava per luoghi comuni.
    Eh sì, l'erba del vicino è sempre più verde!
    Ciao, Laura

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  2. Personalmente ho sempre riservato "simpatia" al periodo di Milone, il magnifico V secolo a.C. dell'Italia.
    Roma era piccola e non insidiava nessuno, i popoli erano tranquilli e in pace dai Veneti agli Enotri, sotto l'egida della Magna Grecia che investiva, commerciava, costruiva.
    C'era il primo benessere e surplus diffuso, si poteva viaggiare, c'erano i Giochi olimpici organizzati... e i casini e le guerre erano tutti lontani da quel mondo dorato (che poi infatti è stato ricordato come "età dell'oro" da più storici a partire da 200 anni dopo, quando Alessandro Magno ha stravolto per sempre il mondo).

    Parlando una volta, invece, con Alberto Angela e un suo conoscente che non ricordo, è venuto fuori come nel passato come oggi, ad ogni generazione succedevano cambi tecnologici epocali, per cui i "figli" trovavano "vecchio" ciò che usavano i loro padri.
    E Alberto alle mie perplessità ha portato un esempio di innovazioni a cavallo tra 1200 e 1300 (periodo preso a caso) che in effetti faceva pensare.
    Dagli occhiali, agli strumenti di precisione, al vetro, all'economia, ai sistemi di trasporto etc.
    Cioè Dante si sentiva evolutissimo rispetto ai suoi genitori.
    I figli di Dante reputavano loro padre un preistorico. I sopravvissuti del 1349 consideravano i figli di Dante dei veri trogloditi, e così via...

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  3. Giorgio Borbone.
    Il "conoscente" che citavo prima

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  4. @ RagazzaAcidella

    Grazie per l'intervento.
    La famosa frase "si stava meglio quando si stava peggio" deve risalire all'età della pietra, ma continuano ad usarla.

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  5. Beh bombarda, bisognerebbe anche dire che, nella grecia antica, la pederastia veniva considerata una cosa buona. Non so come la pensassero i bambini e i ragazzini che subivano le attenzioni degli adulti ...

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  6. @ The Foe-Hammer

    Le cose che rendevano poco piacevole, altro che bei tempi, l'antichità sono decisamente molte: oltre alla pederastia, praticata dai greci e passata poi anche ai romani, potrei citare il fatto di considerare la donna uno strumento per mettere al mondo figli, senza alcun vero diritto, i giochi cruenti che piacevano molto ai romani; e la lista sarebbe parecchio lunga.
    Come ho già detto questa non è l'epoca perfetta, ma almeno di certe cose ci siamo liberati, o le consideriamo crimini.

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  7. l'istruzione pubblica ha migliorato la cultura delle masse (o almeno ci ha provato...)

    Poi a volte ti ritrovi delle mazze ai vertici dell'istruzione pubblica :)

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  8. @ geo

    Ho il sospetto che il ministero della pubblica istruzione sia diventato quel che era un tempo il ministero della marina mercantile: una poltrona su cui sistemare qualcuno che serve per fornire voti alla maggioranza.
    Poi se volessimo vedere il livello di cultura e competenza dei nostri parlamentari (di tutti i partiti)...

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