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sabato 26 novembre 2011

Discesa all'inferno

Sono stato costretto qualche giorno a letto a causa di una fastidiosa "sindrome parainfluenzale", ho approfittato della forzata inattività per rivedere qualche vecchio libro, in particolare ho riletto con interesse questo:
Si tratta di uno dei volumi dell'autobiografia dello scrittore svedese August Strindberg, scritto durante il suo soggiorno a Parigi nel 1898 il libro racconta la storia di una discesa verso l'inferno della paranoia e presenta interessanti analogie con quanto possiamo vedere in complottisti e "geni" contemporanei.
Prima di tutto l'autore si convince di avere effettuato scoperte straordinarie mediante esperienze di alchimia, scoperte che, secondo lui, sconvolgerebbero le conoscenze chimiche dell'epoca. Naturalmente si sente perseguitato dalla scienza ufficiale che impedisce la diffusione delle sue scoperte. Ogni accidente che gli capita, tipo essere messo in un posto scomodo al ristorante o incontrare una persona che gli risulta sgradevole, viene visto come prova del fatto che c'è in corso un complotto contro di lui. Infine in casa viene tormentato da "forze elettriche" prodotte da misteriosi personaggi con non ben precisate "macchine elettriche" (provate a sostituire "forze elettriche" con "microonde" e "macchine elettriche" con "antenne" e cosa ottenete??).
Alla fine lo scrittore si riprende e si rende conto di quanto è giunto vicino alla completa follia, come abbia fatto, e se è una via percorribile anche da altri lascio scoprire a chi voglia leggere il libro.

1 commento:

  1. Ciao Bombarda,
    spero che tu ora ti sia rimesso in salute!
    Ho letto all'università questo libro, consigliato da un docente, ed è davvero interessante: il delirio raccontato in prima persona, in piena sincerità e privo di reticenze.
    Buona domenica!

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