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lunedì 28 maggio 2012

"Loro"

E' un bel pezzetto che non scrivo più in questo spazio, un po' gli impegni di lavoro e un po' il timore di ripetere quel che altri hanno già scritto, senz'altro meglio di me, mi hanno trattenuto. Oggi rompo il silenzio per parlare di un argomento che riguarda i vari "ricercatori" (ma anche i ricercabuoi, le ricercamucche i ricercavitelli e i ricercabufali).
Lo spunto mi viene da un libretto che mi è capitato casualmente tra le mani: si tratta della terza raccolta di "Incontri" di Indro Montanelli. L'incontro che mi ha colpito è stato quello con Elsa Maxwell, la famosa giornalista, specialista in gossip, soprannominata "la pettegola di Hollywood"
Vi riporto di seguito la parte che mi ha colpito:
"Quando mio padre si sentì prossimo a morire mi mandò a chiamare e mi disse...Il mio testamento consiste solo di quattro regole. Se le seguirai, il mondo sarà tuo.
Regola numero uno: Non aver mai paura di 'loro' perché 'loro' non esistono, esiste soltanto il timore di ciò che 'loro' possono dire, o fare, o pensare..."
Mi fermo qui, caso mai un'altra volta potremo parlare delle altre tre regole. Avvio la riflessione: per la maggior parte (ma probabilmente dovrei dire per tutti) dei ricercatori indipezzenti 'loro' sono importantissimi, girate per blog o forum e troverete questa genia che si scatena a lamentarsi perché 'loro' contrastano le loro teorie, impediscono alle loro "verità" di conquistare le masse (e soprattutto riducono i loro guadagni...). Chi sono 'loro'? Per la maggior parte organizzazioni o singoli che, quando esistono, ignorano bellamente l'esistenza degli indipezzenti: il NWO (ma che cos'è?), lo SMOM, gli illuminati, la massoneria, i gesuiti, il Vaticano, il CICAP, i disinformatori prezzolati ecc. ecc. Avete mai sentito un "ricercatore indipezzente" dire che le sue amate teorie non hanno seguito perché prive di fondamento, di prove o semplicemente ridicole?
Cari idipezzenti vi dirò una cosa: Elsa è stata una donna di successo, nonostante fosse brutta, fosse nata povera e senza appoggi, forse è riuscita a diventare quel che è diventata perché ha tenuto sempre presente la regola di suo padre, voi invece siete e resterete sempre dei falliti piagnucolosi che passano il tempo a lamentarsi di quel che 'loro' fanno contro di voi.

2 commenti:

  1. Un'altra gustosissima descrizione di "loro" si trova nel "Carnet del Maggiore Thompson" di Pierre Daninos. Lui li chiama "quelli là", ma il concetto è lo stesso.
    Però, a onor del vero, la categoria in questione è molto più ampia, travalica il mondo dei complottisiti, indipezzenti o meno che siano, e pervade ubiquamente un po' tutti noi. In fin dei conti, anche "loro" (i complottasti) hanno le loro individualità: c'è chi è solo ingenuo, chi è proprio stupido e chi invece non è stupido ma è un farabutto che con le sue panzane cerca di farci qualche soldo.
    Ma basta che il nostro umore cambi, ed ecco che "loro" diventano d'un tratto gli automobilisti se siamo a piedi, o i pedoni se stiamo guidando, i professori se siamo a scuola o gli studenti se insegniamo.
    Quindi, ritenendo di aver dimostrato a sufficienza con questa mia dotta ed arguta elucubrazione che in realtà la categoria dei "loro" include, nelle sue varie manifestazioni, l'umanità intera, mi ritiro in buon ordine, con l'osservazione finale che comunque tutto questo mio sproloquio non sposta di un millimetro l'assunto iniziale, e cioè che gli indipezzenti, "loro" o non "loro" che siano, indipezzenti sono e indipezzenti restano, e che quindi avrei forse fatto meglio a starmene zitto.
    Buona sera a tutti.

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