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martedì 12 marzo 2013

Maghrebinia

La Maghrebinia di cui si parlerà in questo post non ha nulla a che vedere con i paesi del Nord-Africa, si tratta di una terra dai confini vaghi, situata tra il Mar di Marmara e il golfo di Botnia, tra Il Volga e la linea Oder-Neisse; cosa più importante di tutte: i veri, effettivi confini della Maghrebinia si trovano nel cuore e nell'anima delle sue creature. Fatte le debite considerazioni sulle caratteristiche morali si può sicuramente sostenere che un certo territorio, ad est del Tirreno e ad ovest dell'Adriatico, fa a pieno diritto parte del glorioso reame di Maghrebinia.
Per capire meglio lo stato d'animo dei maghrebiniani (maghrebini sono quelli originari del Maghreb che, come già detto non c'entra niente con la Maghrebinia) una storia che può essere letta come una parabola sui giorni attuali (ma anche su quelli passati)
Il Gran-Khan aveva ordinato di raccogliere tutti i libri del suo impero. Erano ventimila some di cammello. Quando egli vide questa colossale montagna di libroni, diede incarico ai suoi studiosi di riportare in un libro tutta la sapienza in essi contenuta. Gli studiosi si misero al lavoro e un bel giorno si presentarono al Gran-Khan consegnandogli il libro. Il Gran-Khan lo soppesò nella mano e ordinò agli studiosi di esprimere tutta la saggezza di quel libro in una frase. Essi si misero al lavoro, ma per quanto vi si applicassero con tutta la loro sapienza ed erudizione, furono costretti a perdere le speranze. Lo riconobbero davanti al Gran-Khan ed egli li fece decapitare. Dopodiché rese noto in ogni provincia, città, villaggio della sua terra che avrebbe  fatto uccidere tutti gli scribi fino a quando uno di loro non fosse stato in grado di dirgli una frase, la frase cioè che contenesse la saggezza che in ogni tempo e circostanza, per tutte le situazioni e alterne vicende della vita, racchiudesse il massimo discernimento e il più savio conforto. Passarono gli anni e gli scribi morivano sotto le spade dei carnefici come le mosche di stalla durante il gelo. Venne a saperlo un asceta che viveva ritirato sopra una colonna: scese abbasso e si recò davanti al signore della terra.
<<Conosci la frase - gli chiese il Gran-Khan - in cui è racchiusa tutta quanta la sapienza di questa terra, così da essere in ogni circostanza e sempre, in tutte le situazioni e alterne vicende della vita, il massimo del giudizio e il più confortante conforto?>>.
<<La conosco>> ribattè l'asceta.
<<Allora dilla!>> ordinò il Gran-Khan.
Al che l'asceta rispose:<<Anche questo passerà>>
 
Questa è la storia, per carità non è mia, viene dal libro "Storie di Maghrebinia" di Gregor von Rezzori, un libro che vi consiglio di leggere, se riuscite a trovarlo, contiene tante altre storie che aiutano a capire lo spirito italiano della Maghrebinia.
Tutte le storie hanno una morale, a voi trovare la morale di questa.

1 commento:

  1. Al che l'asceta rispose:<>

    Sì, ma speriamo che nel frattempo non succedano troppi danni oltre a quelli che stanno già succedendo.
    E ne stanno succedendo tanti che metà bastano.

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