Vaticanisti lettori, pensiamo che tutti sappiate che ieri sera, 8 maggio, alle ore 18.10 dal comignolo è uscita la fumata bianca che tutti aspettavano. Abbiamo un nuovo Papa, il nome che si è scelto: Leone XIV ha entusiasmato Piratina e Kaiser. No mici, ci dispiace deludervi ma non si tratta di un vostro parente felino. Naturalmente l'evento ha già provocato diverse reazioni, dedichiamo all'elezione papale questo breve post.
Tra i primi a commentare c'è stato il prode albino:
Il papa è Prevost, ha vinto Trump
Vediamo le ispirate considerazioni del galuppante
Ancora una volta ho indovinato. Bergoglio è stato cacciato (ma forse morto a febbraio) per fare posto a un pontefice angloamericano come voluto da Trump. Lo avevo scritto a gennaio. Però, vedo che i cattolici americano lo detestano, potrebbe essere un altro Francesco.
Secondo i felini si tratta delle solite id***ie cui albino ci ha abituato. Kaiser ci fa notare che c'è anche un'osservazione finale:
Mi sa che anche questo è massone.
Piratina miagola che le sa che albino è un cr***no, sospettiamo che abbia ragione.
A proposito del nuovo Papa vediamo cosa ha da dire l'aspirante padreterno:
Non è woke; condannerà la AI, speriamo..
Noi speriamo molto che prima di tutto condanni la stupidità naturale...
Prevost (ora Leone XIV), ha in passato criticato il fatto che certi media occidentali nutrissero “simpatia per credenze e pratiche in contrasto con il Vangelo”, in particolare per lo “stile di vita omosessuale” e le “famiglie alternative composte da partner dello stesso sesso e dai loro figli adottivi”, secondo il NY Times.
Un bel cambiamento rispetto a Bergoglio che di fronte alla froceria dsse “chi sono io per giudicare?” e confricava i transe e le finocchie da marito e voleva benidre le coppire “sposate”
Prevost si è anche opposta a un piano governativo in Perù per introdurre l’insegnamento degli studi di genere nelle aule scolastiche, dichiarando ai media locali: “La promozione dell’ideologia di genere è confusa, perché cerca di creare generi che non esistono”.
Il Cardinale Prevost, nominato da Francesco nel 2023 a capo dell’ufficio vaticano che seleziona e gestisce i vescovi a livello globale, ha trascorso gran parte della sua vita fuori dagli Stati Uniti. Ordinato nel 1982 all’età di 27 anni, ha conseguito un dottorato in diritto canonico presso la Pontificia Università San Tommaso d’Aquino a Roma. In Perù, è stato missionario, parroco, insegnante e vescovo. Come leader degli Agostiniani, ha visitato ordini religiosi in tutto il mondo e parla spagnolo e italiano.
Il nostro aspirante si preoccupa di cose terribili come lo stile di vita omosessuale, Poi rimprovera al papa i suoi errori
Il cardinale sa che il centro della Chiesa cattolica romana “non è negli Stati Uniti o nel Nord Atlantico”, ha affermato Raúl E. Zegarra, professore associato di studi teologici cattolici presso la Harvard Divinity School.
Ma ha attaccato il vice-presidente neo-cattolico sui migranti:
JD Vance sbaglia: Gesù non ci chiede di dare un ranking al nostro amore per gli altri
Naturalmente secondo l'aspirante il vice di donaldone ha ragione...
I due che venivano dati come più probabili futuri papi non ce l'hanno fatta, a riprova del detto: "chi entra in conclave papa ne esce cardinale". Kaiser ricorda che ben fufford dava come sicuro eletto il cardinale filippino che avrebbe dovuto portare l'oro cinese..
Vediamo intanto qualche previsione sul futuro del papa:
il Perculatore Solitario
Ed ora vi spiego quale sarà il delirio dei complottardi,in special modo #Qazzari & #Trumpanzè:
Robert Francis Prevost è stato eletto Papa ed ha scelto il nome di Papa Leone XIV. È il primo Papa statunitense della storia e visto che secondo i "ben informati" il decesso (voluto e cercato) di Papa Francesco ha segnato la fine della Cabala e la vittoria di Trump, secondo questi fenomeni da baraccone questo Papa sarà una figura messa lì per utilità di Trump e dei "cappelli bianchi",e servirà come transizione per abbattere gli ultimi baluardi del Deep State.
Ovviamente sulla scelta del nome del nuovo Papa è stato interpellato Trump che ci ha messo lo zampino e così potranno dire "scacco matto Deep State,avete perso su tutti i fronti",peccato che sia si nato a Chicago da una famiglia di origine francese, agostiniano,ma sia anche MOLTO vicino a Bergoglio che lo ha eletto Cardinale.
Ci aggiungo un P.S.
Diranno anche "guardacaso Trump ha messo online una sua foto come Papa,ed è diventato Papa un americano."
Probabilmente ha indovinato.
Il nuovo papa avrà senza dubbio diversi problemi di cui occuparsi, uno, tutt'altro che trascurabile, è questo:
I conti del Vaticano sono un disastro
Pubblicato su Il Post poche ore prima dell'elezione papale. Vediamo qualche pezzo
Oltre alla nota mansione di capo spirituale della Chiesa cattolica, chiunque sarà eletto come nuovo papa dovrà occuparsi anche dei disastrosi conti economici della Santa Sede, cronicamente in rosso per via del calo delle donazioni ricevute dai fedeli, per una gestione poco accorta delle finanze e soprattutto per una serie di scandali legati alla corruzione e al riciclaggio di denaro.
Il problema è noto da decenni, e nei suoi dodici anni di pontificato papa Francesco aveva avviato una serie di riforme per rendere le finanze vaticane più trasparenti e sostenibili. Incontrando molte resistenze, aveva chiesto di ridurre le spese e di pubblicare i bilanci dei principali enti finanziari della Chiesa, cosa che fino a poco tempo fa – incredibilmente – non avveniva. Le cose sono migliorate un po’ sul piano della trasparenza, ma i conti sono ancora disastrosi.
I maligni felini si chiedono: l'ostilità di certi settori della chiesa non avrà a che fare con le iniziative di Papa Francesco per risanare le finanze vaticane e rendere trasparente la gestione? saltiamo più avanti
Intorno agli investimenti del Vaticano ci sono decenni di accuse di incompetenza, opacità, corruzione e riciclaggio di denaro, tutte sfociate in grossi scandali finanziari che hanno fatto perdere alla Santa Sede centinaia di milioni di euro oltre che molta credibilità. Papa Francesco aveva impostato un’ampia serie di riforme, incontrando la resistenza delle istituzioni coinvolte: sarà interessante capire se e come il nuovo papa vorrà continuare questo percorso.
Il primo dei tre enti su cui si basa la gestione finanziaria del Vaticano – e forse anche il più rinomato per i suoi scandali – è l’Istituto per le Opere di Religione, lo IOR: è la banca del Vaticano, in cui hanno i conti correnti le organizzazioni cattoliche di tutti i tipi, dalle diocesi agli ordini religiosi, dagli ecclesiastici fino ai dipendenti laici, di cui gestisce anche gli investimenti. Nel 2023 ha gestito 5,4 miliardi di euro dei suoi clienti, generando un profitto di 30,6 milioni, secondo quanto riportato nel suo ultimo rapporto annuale: lo pubblica solo dal 2013, e prima di allora non si sapeva quasi niente di quanti soldi amministrasse e come funzionasse.
Lo IOR esiste dal 1942 e negli anni è stato accusato tra le altre cose di aver gestito l’oro dei nazisti, di aver avuto legami con la mafia e diverse associazioni criminali. Ma soprattutto è famoso per essere stato al centro del tracollo del Banco Ambrosiano, di cui il Vaticano tramite lo IOR era il primo azionista: fallì rovinosamente nel 1982 e il suo presidente Roberto Calvi, detto “il banchiere di Dio”, venne trovato morto in circostanze mai chiarite sotto il Blackfriars Bridge di Londra. Il tracollo causò un ammanco di centinaia di miliardi di lire, la valuta italiana dell’epoca, centinaia di milioni di euro di oggi.
Adesso poi dice Piratina, le forze speciali dei cappelli bianchi di ciuffettone si sono portate via le millanta tonnellate d'oro che si trovavano nei tunnel sotto il Vaticano.
Per oggi ci fermiamo qui, andiamo con la parata finale.
Ma poi il conclave è una finzione, le decisioni vengono prese a Milano, in una villa nobiliare...
Un altro maestro del pensiero...
Forse il papa è un feliniano, Piratina e Kaiser sarebbero felici.
Leone XIV non piace ai complottisti MAGA, ha un difetto, non è idiota.L'analisi dell'esperto in crani.Noto esperto, non si sa in cosa, ci parla dell'oro sequestrato.Qualcuno fa una riflessione
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