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martedì 10 giugno 2014

Lezione di storia

Vi avverto: questo post sarà, per la maggior parte, serio e tratterà di argomenti che forse per molti saranno sgradevoli.
Ad ispirarmi nello scrivere quel che segue è stato quest'articolo apparso su stampalibera fuffa a pagamento.
Si tratta nientemeno che di una "marcia per la liberazione nazionale" che dovrebbe aver luogo sabato prossimo 14 giugno. Leggiamo un brano:
Tra il 1943 e il 1945 la nostra Penisola fu sottoposta a massicci bombardamenti aerei da parte delle Forze Alleate. I battaglioni anglo-americani non risparmiarono niente. Nelle città italiane di allora, agli obiettivi militari e strategici si affiancavano migliaia di edifici civili, residenziali e scolastici, ospedali, orfanotrofi, monumenti, chiese e antichi palazzi. Da allora fu chiaro che le forze internazionali in campo, tatticamente e provvisoriamente alleate contro il nazifascismo, presentavano modalità e finalità di battaglia molto diverse fra loro.
L’Unione Sovietica fu invasa dalla Germania e dai suoi alleati europei nel 1941. L’attendismo degli Stati Uniti nei primi due anni di quel conflitto serviva a capire gli equilibri che sarebbero sorti in Europa da quello scontro, mentre contendevano al Giappone l’egemonia sul Pacifico. Solo dopo la fine della battaglia di Stalingrado, infatti, gli Stati Uniti invasero il territorio europeo per mettere le mani sulla Germania, ormai pesantemente indebolita dalla resistenza sovietica, ed impedire che Stalin espandesse la sua sfera d’influenza oltre i confini russi.
Queste, e solo queste, furono le motivazioni dell’intervento di Washington nel nostro continente, al di fuori di qualsiasi propaganda o revisionismo storico che vorrebbe gli Stati Uniti quali generosi liberatori dell’Italia e dell’Europa occidentale.
Proviamo a vedere un po' di storia di cui, chissà per quali motivi, questi difensori della sovranità nazionale, si dimenticano sempre (tra questi il noto "giornalista d'inchiesta" cacciatore di gonzi paganti).
Proviamo a portarci indietro nel tempo: a dicembre 1941 e vediamo come stavano le cose:
Il 10 giugno 1940 un noto politico calvo tenne uno dei suoi discorsi dal balcone davanti ad una folla strabocchevole dichiarò guerra a Francia e Gran Bretagna. Le brevi operazioni al confine francese che seguirono  la dichiarazione di guerra misero subito in evidenza che l'esercito era mal equipaggiato, mal addestrato e soprattutto mal comandato (del resto gli alti comandi erano pieni di personaggi che avevano fatto carriera per favoritismi politici e non per capacità). Non contento il mascelluto condottiero spedì un contingente dell'aeronautica militare a sostegno della Luftwaffe impegnata nella battaglia d'Inghilterra. Risultati: disastrosi, i caccia G50 e i bombardieri BR20 causarono pochi danni, non tanto perché noi italiani siamo tanto buoni...quanto perché si trattava di mezzi sorpassati.
Visti i magri risultati sarebbe stato bene starsene tranquilli, invece no: 28 ottobre 1940, l’Italia invade la Grecia, passando dall’Albania, nota bene la Grecia non si sognava di dichiarare guerra a chicchessia, l'idea di invadere la Grecia era tutta frutto del genio italico, risultati disastrosi, invece di "spezzare le reni alla Grecia" ci fu il rischio concreto che fosse la Grecia a romperci il....ecco, avete capito.
Per evitare il disastro completo fu necessario l'intevento tedesco, lo stesso intervento si rese indispensabile anche in nord Africa dove le "quadrate legioni" italiche, partite con l'illusione di arrivare ad Alessandria, erano state cacciate verso ovest dai britannici. 
Da notare che dopo questi interventi tedeschi l'Italia aveva praticamente perso la sua autonomia, si era trasformata, anche se in modo non ancora evidente, in un satellite del Reich.
Nel 1941 l'Italia era entrata in guerra contro la Jugoslavia, poi aveva partecipato all'invasione dell'Unione Sovietica ( i soldati del CSIR si sarebbero ben presto trovati ad affrontare i 20-30 gradi sotto zero dell'inverno russo con scarpe di cartone...).
Intanto a settembre suonava la campana a morto per l'impero dell'Africa Orientale "atteso da 2000 anni" e durato 5 anni...
E veniamo all'11 dicembre 1941. A Berlino un omino coi baffetti dichiarava guerra agli USA, per non essere da meno il suo collega di Roma pronunciava uno dei suoi consueti discorsi, e dichiarava anche lui guerra agli USA. Da notare questo passaggio:
I formidabili colpi che sulle immense distese del Pacifico sono già stati inferti alle forze americane mostrano di quale tempra siano i soldati del Sole Levante. Io dico, e voi lo sentite, che è un privilegio combattere con loro. Oggi il tripartito, nella pienezza dei suoi mezzi morali e materiali, è uno strumento poderoso per la guerra e il garante sicuro della vittoria; sarà domani l’artefice e l’organizzatore della giusta pace tra i popoli.
Insomma, nonostante le mazzate subite, il nostro uomo pensava ancora che sarebbe stata una passeggiata o quasi.
  il commento che fece subito dopo il giornalista Giovanni Ansaldo, direttore del Telegrafo, fu sarcastico: “Ma il duce l’ha visto mai l’elenco dei telefoni di New York?”
Qui potete trovare commenti d'epoca e valutazioni sulla reale situazione
Traiamo qualche conclusione? Perché no. In 18 mesi, giugno 1940 dicembre 1941, l'Italia ha dichiarato guerra a: Francia, Gran Bretagna, Grecia, Jugoslavia, Unione Sovietica e USA, nessun paese ha dichiarato guerra all'Italia.
E gli americani non sarebbero intervenuti in Europa se Germania e Italia non avessero dichiarato loro guerra.
C'è poi chi farnetica ancora di possibili vittorie dell'asse:
Un post del prode ron dalla discarica del komandante sanremese.
Che tra i complottisti prevalgano, nonostante loro raccontino il contrario, le simpatie per certi movimenti ed ideologie si può vedere chiaramente da articoli come questo e questo, sempre da spazzatura a pagamento, articoli in cui, senza un minimo di critica, si dà spazio ad un personaggio noto antisemita, negazionista dell'olocausto.
Basta, chiudo qui, per alleggerire un po' l'atmosfera dedico a questi personaggi un film che si lega alle loro ideologie:

5 commenti:

  1. Uh, i fasci 2.0, i complottisti di destra: sommatoria dell'ignoranza del fascista con la paranoia del complottista. Adorabili!

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  2. Una piccola inesattezza. Il 10 giugno 1940, successivamente alla dichiarazione di Mussolini, il Canada dichiara guerra all'Italia.

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    1. Considerando che il Canada allora era un "dominion" inglese direi che la dichiarazione di guerra era automatica dopo quella dell'Italia alla Gran Bretagna.

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    2. Non proprio. Il Canada era pienamente indipendente dal 1932. Resta comunque una questione molto marginale nel contesto di tutto l'articolo.

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  3. Sacrosanto, anche se probabilmente gli USA avrebbero cmq dichiarato guerra alla Germania, de facto inviavano già aiuti agli Inglesi e scortavano i loro vitali convogli di risorse.
    La mossa di Hitler permise di combattere in barba a un congresso recalcitrante ma sarebbe avvenuto comunque presto o tardi (e meno male aggiungo io).

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