L’OMS prepara una campagna di vaccinazione di massa con mRNA contro l’influenza aviaria
La presentazione
Dal blog austriaco di politica e scienza, TKP, traduco quanto segue. L’ OMS chiede ai governi nazionali di preparasi per una nuova vaccinazione di massa su base mRNA, per combattere la “presunta” aviaria. Nessuna sorpresa, per chi aveva capito il progetto… Non passi inosservata la nuova “lingua” con obbligo di uso di parole d’ordine…
Conoscendo un po' di tedesco abbiamo dato un'occhiata al blog, secondo Kaiser (felino teutonico) di scienza c'è ben poco. In particolare ci hanno colpito un paio di brani
Finora l’influenza aviaria si è diffusa solo tra gli uccelli (i polli non sono veri e propri uccelli). Tuttavia, è già stata utilizzata per abbattere milioni di polli e bovini. Se si scoprisse una presunta infezione in un essere umano, si scoprirebbe presto… che non è vero.
Che "i polli non sono veri e propri uccelli" è una cosa che lascia molto perplessa Piratina che si chiede a quale classe di vertebrati appartengono i polli. Tra l'altro sembra ci sia stato anche almeno un caso di infezione che ha colpito un essere umano
I vaccini contro l’influenza aviaria sono stati sviluppati da 25 anni e accumulati a milioni, sebbene non siano mai stati testati per verificarne la sicurezza e l’efficacia. Questo non è mai stato possibile, perché non ci sono state infezioni, che sarebbero il prerequisito per i test clinici.
Possiamo già essere certi che, i preparati a base di mRNA faranno molto più male che bene. In un video pubblicato di recente, i medici e scienziati Clare Craig e John Campbell mettono in guardia dai rischi di questo metodo. Craig avverte che le nanoparticelle lipidiche sono essenzialmente una “condanna a morte” per “gli organi di tutto il corpo”.
Non si è capito cosa ne abbiano fatto di questi vaccini sviluppati 25 anni fa, a quanto pare, secondo questo articolo, sono stati messi da parte e ora sono pronti all'uso, dopo 25 anni. Quanto a clare craig è stata individuata come bufalara. Quanto a john campbell è un istruttore di infermiere, ora a riposo.
Vediamo preziose indicazioni per il risveglio (a dire il vero noi ci risvegliamo anche senza, Piratina e Kaiser si risvegliano quando vogliono) le troviamo su altra fuffità:
IL RISVEGLIO DAL SOGNOLeggendo diventa chiaro lo scopo di quest'opera di annalisa faliva ( è diplomata in numerose tecniche di riequilibrio corpo/mente: Ipnosi Ericksoniana e Programmazione NeuroLinguistica, Pulsation, Counseling)
La meditazione di "BARDO -il risveglio dal sogno" è progettata per incorporare una vita di pratica spirituale nei momenti di transizione che chiamiamo morte. Ci aiuta a tracciare un percorso attraverso gli stati di coscienza così come sono vissuti dopo la morte.
La nostra intenzione nel creare questa meditazione è di evocare il coraggio, la risoluzione, la comprensione della nostra transizione verso la morte, e in questo modo una morte cosciente e aggraziata.
È anche un'opportunità per l'ascoltatore, ovunque si trovi nel continuum della vita, di rilassarsi e sentirsi sostenuto nel comprendere che essere vivi è un dono prezioso che offre la scelta unica di prepararsi ad una morte cosciente, vivendo una vita cosciente, e la possibilità che la nostra transizione possa davvero diventare il picco di una vita, il "ritorno consapevole a casa" alla nostra vera natura, la nostra essenza, che non è mai stata separata dall'insieme.
Il testo ricorda all'ascoltatore di riconoscere costantemente che tutti i fenomeni sono proiezioni della propria mente. In questo modo si cerca di liberare l'ascoltatore dall'aggrapparsi a vecchi desideri e credenze di separazione, che causano paura e auto-protezione. Questo incoraggia il meditatore a fondersi con la propria natura originale.
BARDO è un processo di ipnosi morbida, che guida l'ascoltatore in uno stato alterato di coscienza, e in avanti attraverso le fasi di transizione del BARDO.
Vediamo cosa ha detto andrea cionci per attirare l'attenzione di albino
Non volevo più occuparmi di questo personaggio ma s’è inoltrato nelle sabbie mobili. Una figurina che mi mancava è il Cionci anatomista.
Tutti sanno che Michelle Obama è un uomo, un travestito. La prova del nove non sono le braccia ma la lunghezza delle dita della mano. Russianvids ha fatto diversi video sulla questione. In America, bisogna essere registrati come votanti, non è automatico come da noi. La Obama è stata registrata come votante maschio dal 1994 al 2008 quando, poco prima della nomination del marito, cambiò il suo genere in femminile (foto sotto).
Osservate bene la foto a destra:
PS Saluti dal ghetto dei complottisti!
La foto cui albino si riferisce è questa
Per completare l'opera il galuppante presenta due video: questo proprio di andrea cionci che smentisce monsignore che sostiene che Michelle Obama sia un uomo.
Poi c'è un altro video, che non possiamo mostrarvi, che dice il contrario.
Ma, dice Kaiser, una ricerca che studi le capacità mentali di albino e di altri come lui non c'è?
¿Un Cocodrilo-Zorro? Hallan nuova specie di rettile preistorico nella Patagonia argentina
C'è anche uno zorro tra i coccodrilli chiede Kaiser? Sì dice Piratina e lascia la Z con le zanne invece che con la spada
Se un viaggiatore nel frattempo potesse viaggiare 100 milioni di anni fa, in quelle che oggi sono le province di Neuquén e Río Negro, troverebbe una ricca fauna che comprende gli araripesuquios, un particolare gruppo di cocodrilos di non più di un metro e mezzo di larghezza e 40 centimetri di altezza. Questi animali avevano una capanna arrabbiata con fosse nasali davanti, simili a quelle di un cane o di uno zorro.
Ricercatori del Consiglio Nazionale per la Ricerca Scientifica e Tecnica (CONICET), della Fundación Azara e di altre istituzioni hanno scoperto nell'Area Paleontologica di La Buitrera, nel Río Negro, una nuova specie di questi antichi cocodrilos.
battezzato come Araripesuchus manzanensissi distingue dalle altre specie salate in Argentina per i denti posteriori meno appuntiti e più arrotondati.
«Questi pazienti, che noi chiamiamo molariformi, ricordano alcuni mammiferi che mangiano piccoli animali dal guscio duro, come lumache e insetti, cosiddetta dieta dura. Senza dubbio, avere più specie di araripesuquios aumenta la diversità delle specie che conosciamo», ha spiegato il dottor Sebastián Apesteguía all'Agenzia CTyS-UNLaM.
Traduzione veramente splendida...Per chi non lo sapesse zorro significa volpe
«Il segno distintivo di A.manzanensis Questo è fondamentale perché ci fornisce indizi su come specie diverse potrebbero trovarsi all’interno dello stesso gruppo in relazione alla loro dieta. Non è facile nutrire nuovi animali con diverse fonti di cibo”, ha affermato Apesteguía. «Erano specie con caratteristiche specializzate. Ad esempio abbiamo ritrovato numerosi esemplari di sfenodonti o di serpenti Najash, ma sempre della stessa specie. L'hallazgo di A.manzanensisoltre ad essere una specie distinta dagli altri araripesuquios, mostra maggiore complessità in questo ecosistema».
Vale la pena precisare che il nome della nuova specie è stato scelto in onore di «El Manzano», una struttura rurale conosciuta negli anni '20 come «Rancho de Ávila». Dal 1999, le famiglie Pincheira e Zúñiga hanno offerto la loro ospitalità e le loro risorse al gruppo di lavoro durante le numerose campagne paleontologiche a La Buitrera.
I felini continuano a chiedersi chi è che fa queste traduzioni. la fonte è il sito argentino agencia CTyS, si tratta di un sito che tratta seria argomenti scientifici collegato alla Universidad Nacional de La Matanza.
Rimaniamo con alieni mistero che si occupa di un argomento alla moda:Come possiamo raggiungerla e come possiamo scappare?
Si tratta della famosa "matrix"
A volte un film è peggio di un semplice film. La matriceche ha debuttato nel 1999, è stato un successo nel campo della fantascienza, ma ha anche offerto un'immagine inquietante della realtà.
Secondo sceneggiatura scritta dagli allora fratelli Wachowski, le persone vivevano la loro vita quotidiana senza sapere di essere intrappolate in una creazione di intelligenza artificiale onnipresente. Tutto ciò che si vedeva intorno a loro non era altro che una sorta di realtà virtuale creata da questa mostruosa macchina. Man mano che la trama si svolgeva, emerse un mese noto come «Gli Eletti», che attraversò il velo dell'illusione per disconnettere l'umanità da Matrix una volta per tutte.
Nella vita reale, tutti viviamo momenti che sembrano irreali. Rispondiamo dicendo cose come «Non posso essere di passaggio» oppure «Mi sento nei guai». Questi momenti possono essere buoni o cattivi, a differenza del film, non siamo intrappolati in una minacciosa distopia controllata da architetti nascosti. Ma, proprio come nel film, una visione della “vera realtà” è la chiave per sfuggire a Matrix.
Autore dell'articolo, proveniente come al solito dal sito argentino mistery planet, è nientemeno che deepak chopra (Questo ragazzo è seriamente pericoloso; è stato definito dalla rivista Time una delle 100 persone più importanti del 21° secolo; ha un enorme seguito (Mikhail Gorbachev ha definito Chopra "uno dei filosofi più lucidi e ispirati del nostro tempo"). La sua comprensione della ragione, del pensiero critico e della realtà è tuttavia più incerta di quella di Jack Chick, e la follia che rappresenta potrebbe, a lungo termine, essere ancora più pericolosa del Discovery Institute). Proviamo a vedere qualche brano
Le forze sociali possono portarti a partecipare alla matrice della paura, ma la società non può ritirarsene. La fuga è qualcosa che ogni persona deve affrontare da sola. Credo che sia possibile liberarsi dall'ansia, dalle minacce e dall'insicurezza. Inoltre, puoi imparare a liberarti dalla paura nonostante la costante presenza di una mentalità di crisi.La chiave è coltivare l’intelligenza emotiva, perché la paura e l’insicurezza sono vissute come emozioni. Il valore dell’intelligenza emotiva non cambia mai e quando ti concentri su di essa, ottieni qualcosa di prezioso. Ecco sei principi che ti guideranno attraverso il processo:
- Impegnati in qualunque cosa tu faccia, critica il giocatore che ne è vittima.
- Immagina un futuro creativo e positivo per te stesso.
- Non rimpiangi il passato. Sì, non esiste.
- È presente in ogni situazione mentre si verifica.
- Sii indipendente dalle critiche o dall'approvazione di altre persone.
- Sii ricettivo al feedback.
È giusto dire che le persone non arrivano mai a questi principi attraverso tentativi ed errori o semplicemente provando la vita. Una persona può vivere a lungo senza prestare attenzione all’intelligenza emotiva, e soprattutto per gli uomini la parola «emotivo» spesso connota qualcosa di indesiderabile, come se mostrare sensibilità emotiva fosse un segno di debolezza – un atto del genere, come tutte le credenze guidate per scopi sociali. punti di forza, mostra quanto Matrix ci influenza.
Ci sembrano i soliti dettami new age. un altro brano
In questi esempi è implicito uno stile di vita completo, e quando la paura collettiva aumenta, come sta accadendo ora, le persone spesso non hanno idea di come scappare. La negazione e la distrazione semplicemente si intensificano e giocare a fare la vittima è più allettante del solito. In alternativa, decidiamo che dobbiamo mantenere il controllo più che mai. Ma ciò che serve non è l’autocontrollo emotivo, ma la resilienza emotiva.
La resilienza è l’aspetto più importante dell’intelligenza emotiva. Permetti alle tue emozioni di salire e scendere in modo naturale, senza cercare di fermarle o controllarle. Una volta passata un'emozione, ti senti meglio e puoi tornare a uno stato di pace e calma. L’impatto della resilienza emotiva si osserva quando le persone sono rigide, riservate, contenute in se stesse, distanti o altezzose. In tutti questi casi, l'esperienza passata contiene alcune emozioni inaccettabili. L’unico modo per affrontarli è evitarli. Ricorda il detto secondo cui gli alberi possono essere abbattuti da una tempesta, mentre i pascoli si piegano senza rompersi.
Poiché la mente è naturalmente calma, vigile, silenziosa e in pace, questo stato di equilibrio è la base per lo sviluppo dell’intelligenza emotiva. Hai bisogno dell'esperienza dell'equilibrio per poter tornare alla volizione. L'esperienza viene naturale a tutti, a meno che non sia disturbata dallo stress e dalla crisi. Pertanto è necessario un piccolo intervento da parte nostra, preferibilmente attraverso la meditazione. La meditazione a terra riporta la mente al suo stato di equilibrio, che permette anche di osservare ciò che sta accadendo, sperimentarlo direttamente e identificarsi con lo stato di tranquillità della mente.
Kaiser osserva un ultimo brano che, secondo lui spiega molte cose
In definitiva, questo è il modo per sfuggire alla paura in modo permanente. Tuttavia, tutti possiamo trarre beneficio dalla riduzione dell’ansia che proviamo intorno a noi. L’intelligenza emotiva è un percorso molto prezioso per espandere la tua coscienza e liberarti dallo stress e dall’ansia in questo momento.Per ulteriori informazioni sull’intelligenza emotiva, consulta il mio libro Vivere nella Luceche affronta l'argomento in modo più approfondito.
Secondo il maligno felino, cui si associa Piratina, lo scopo di tutto il discorso è fare pubblicità al libro.
Occupiamoci un po di quanti (quanti? Pochi dice Kaiser), su fisica nientistica troviamo:
I felini dicono che nel loro futuro vedono che andremo a riempirgli la ciotola dei croccantini, non deludiamoli. Proviamo a vedere quest'opera di francesco albanese
Nel campo quantistico tutto è contemporaneo, ogni possibile causa è contemporanea ad ogni possibile effetto, e pertanto tutto è già accaduto.
In ogni istante, siamo liberi di scegliere come affrontare le varie situazioni, se esporci a determinati rischi o se evitarli, se sferrare un pugno o fare una carezza. Possiamo scegliere se attraversare la strada senza guardare se arrivano auto o se attendere il semaforo verde, possiamo scegliere se rubare un portafoglio o se fare una donazione a fini benefici. Insomma, possiamo sempre scegliere, nel bene e nel male.
Questo è il concetto di libero arbitrio, ciò che ci restituisce la sensazione di essere appunto liberi di scegliere, di non stare vivendo una vita predeterminata, dove siamo solo spettatori della recita della nostra vita. Ma come la mettiamo rispetto a ciò che ci fanno o non ci fanno gli altri, che dicono o non dicono a noi, abbiamo forse delle responsabilità?
Che responsabilità abbiamo se, mentre attraversiamo sulle strisce pedonali, un’auto ci investe? O se, proprio nel momento in cui la nostra vita ci sembra perfetta, perdiamo la nostra compagna o il nostro compagno, o nostro figlio? O se, dopo una vita da salutista esemplare, riceviamo dal medico la notizia di avere una malattia incurabile? Che responsabilità abbiamo su tutto questo?
Scienza e Spiritualità
Secondo le teorie reincarnazioniste, quanto ci capita è solo frutto di nostre scelte, nel bene e nel male. Siamo responsabili di tutto ciò che facciamo e diciamo, di ogni nostra azione. Ma siamo responsabili anche di ciò che ci capita, di tutto ciò su cui crediamo di non aver esercitato una azione diretta.
Per dare una risposta a queste domande, dobbiamo innanzitutto fare un inventario degli strumenti che abbiamo a disposizione per rispondere. Da una parte abbiamo la Scienza, col pensiero deterministico che la accompagna; dall’altra c’è la Spiritualità e la necessità di una fede nell’esistenza di qualcosa che trascende il manifesto, affinché di Spiritualità si possa parlare.
A una prima occhiata questi due approcci alla questione sembrano in una condizione di aut-aut, nel senso che o si sta da una parte o dall’altra. La Scienza non va d’accordo con la Spiritualità, essenzialmente perché quest’ultima non è misurabile e non sottostà al principio di causa-effetto; e alla Spiritualità non interessa la Scienza, perché non ha bisogno di essere misurata per affermare la sua esistenza.
Quindi, rispetto al motivo per il quale accadono le cose, la Scienza ci dice che ogni accadimento è l’effetto di una causa che lo precede e lo ha prodotto. Ma la stessa causa è contemporaneamente l’effetto di un’altra causa precedente, che a sua volta è l’effetto di un’ulteriore causa, e così via, in una specie di domino causativo che potremmo chiamare catena deterministica di rapporti causa-effetto. In quest’ottica, pensare che qualcosa capiti per caso equivale a ignorarne le cause. E il caso, ben conosciuto e utile alle scienze statistiche, appare come quel fattore, quella “variabile impazzita” che spiega tutto ciò che non riusciamo a decifrare, per le troppe variabili in gioco.
Sarà un discorso molto profondo, noi nella nostra ignoranza non ne capiamo gran che. Saltiamo oltre
C’è però una branca della Scienza che negli ultimi anni sta suscitando un grande interesse in tutti coloro che sono convinti che le due cose, Scienza e Spiritualità, non siano poi così separate: è la Fisica Quantistica, che si presta molto bene alla funzione di punto d’incontro tra Scienza e Spiritualità, perché è, sì, Scienza, ma allo stesso tempo non sottostà alle leggi deterministiche, delle quali la Scienza si è servita fino a non molto tempo fa per descrivere il mondo che abitiamo e l’universo intero.
C’è stato bisogno di inventare una nuova fisica, una fisica dell’infinitesimamente piccolo, delle particelle, nel momento in cui ci siamo resi conto che, a un certo livello di realtà, le cose non funzionano come nel macro-mondo che vediamo e che tocchiamo con mano. Così, si è scoperto che le particelle (quelle che formano gli atomi, che si aggregano in molecole e che poi tutte insieme fanno le sedie, le finestre, i muri, ma anche la nostra carne, la pelle, le ossa, e tutto quanto vediamo e tocchiamo), “vivono” normalmente sotto forma di onda, e di conseguenza si comportano come onde, ma diventano materia quando le osserviamo, e allora si comportano come particelle di materia.
Prima di diventare materia la particella è descritta da quella che i fisici chiamano “funzione d’onda”, che è di fatto un’onda di probabilità, probabilità che la particella si manifesti con determinate caratteristiche (velocità, posizione, quantità di moto, spin, e così via) piuttosto che con altre. Prima di manifestarsi, prima che la funzione d’onda collassi (così dicono i fisici), la particella contiene in sé tutte le infinite possibilità di manifestazione (sia per la proprietà velocità, che posizione, che quantità di moto, che spin, e così via). Con la nostra osservazione, facciamo emergere dal campo quantistico la realtà.
Ma, se siamo noi che con la nostra osservazione creiamo la realtà, perché creiamo cose che non vogliamo? Perché l’incidente? Perché la perdita, il dolore, la malattia?
Ciò che conosciamo come vuoto, non lo è affatto. Il vuoto è in realtà pieno di campo quantistico, il campo di energia che racchiude in sé le sue infinite possibilità di manifestazione nel dominio della materia. È quindi quel campo di energia che anticipa la manifestazione di tutto ciò che la nostra coscienza è in grado di esperire.
Tutto quanto esiste, emerge dal campo quantistico, compreso il tempo, di fatto una costruzione della nostra mente, che organizza gli eventi secondo una successione. Il tempo non esiste di per sé, se non nel dominio della materia. Per questo motivo, cioè proprio per il fatto che nel campo il tempo non esiste (perché il campo anticipa il tempo), nel campo tutto è contemporaneo, ogni possibile causa è contemporanea ad ogni possibile effetto, e pertanto tutto è già accaduto.
Questo vuol dire che possiamo immaginarci come se stessimo camminando all’indietro come granchi, su una strada già tracciata, con le spalle alla meta e lo sguardo rivolto verso i passi che ci hanno portato fin qui. Man mano che procediamo, ai nostri occhi si svela un pezzettino di strada in più, ma la strada che dobbiamo ancora percorrere c’è già. Semplicemente noi non la conosciamo perché stiamo guardando all’indietro.
Possiamo allora affermare che gli accadimenti del futuro esistono già, che il futuro esiste già, che la nostra strada è già tracciata? Sì. Ce lo spiega anche Krishna nella Bhagavad Gītā: “Il destino non è qualcosa proiettato nel futuro, ma un insieme di eventi che sono già accaduti”. E questa affermazione non dovrebbe sorprenderci se pensiamo alla capacità di alcune persone di vedere realmente il futuro (la cosiddetta chiaroveggenza), o ai sogni premonitori, o ai metodi di divinazione, tra cui ad esempio i tarocchi e l’I-Ching, tanto amato da Carl Gustav Jung.
Bene. A questo punto, ci rimane da rispondere a due delle domande che ci siamo fatti all’inizio: “chi ha scelto, tra tutti i futuri possibili, proprio quel futuro?” E ancora: “il futuro può essere cambiato?”
Vi lasciamo a riflettere su queste idee.
Ci sarebbe un altro attentato a Trump?
Ma davvero?
Ci avete pensato bene?
Non sarà forse per drammatizzare un pò le vicende e per tirare in lungo i tempi del grande cambiamento – almeno nella mente delle persone?
Ora sappiamo perfettamente che Trump è super protetto e sappiamo anche che si trova nella fortezza delle Cheyenne Mountain che sarebbe anche il Centro principale dell’Alleanza e di molte strutture vitali.
Questa fortezza è inespugnabile per i quattro sbandati di DeepStater ancora in giro. Tutto il resto se ne è andato e ci hanno pensato i Pleiadiani a smaltire circa 8 milioni di persone da sgomberare.
Quindi nessun tentativo di uccisione di Trump all’orizzonte.
E adesso veniamo ai cloni di Trump quelli che fanno i rally.
Mettiamo caso che le cose sfuggano di mano e ci scappi il morto. Anche se lo ritengo un caso su un miliardo.
Che farebbe l’Alleanza?
Direbbe forse: “”scusate tutti, il vero Trump è ancora vivo e vegeto e se volete ve lo mostriamo””
Semplicemente assurdo.
Trump ha impegni programmati per il dopo, cioè quando tutta questa baraonda è finita.
Entrati in Gesara avrà un da fare ancora grande e importante e deve esserci lui.
Anche con l’età che si ritrova ci sono sempre i Med Bed pronti a far regredire anche i suoi anni, come del resto per tutti noi.
Quindi sappiamo perfettamente che non morirà, non adesso perlomeno.
Allora che senso hanno le voci che circolano?
Per rendere l’atmosfera ancora più drammatica.
Ma non tutti ci cascano.
Potrebbe rimanere ferito più o meno gravemente ma non morirà e secondo il mio punto di vista questo evento ce lo scampiamo.
Perchè nemmeno uno dei cloni può morire.
Di sorprese ne abbiamo avute tante ma mentre guardi a destra stai attento che a sinistra viene sparato il colpo grande che ti prende alla sprovvista.
Nella mia mano destra indice e anulare hanno la stessa lunghezza, nella sinistra l'anulare è più lungo.
RispondiEliminaSono maschio o femmina?
Io il contrario. Siamo gemelli allo specchio?
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