Dietro cortese richiesta di
Bombarda (in realtà me l’ha imposto, Aristotele, il gatto di casa, spinto da
Piratina e Kaiser, mi ha costretto ad ubbidire) scrivo queste brevi note su un
argomento di palpitante attualità: i virus.
In questi giorni ci sono
un’ira di Dio di virologi improvvisati che ne raccontano di tutti i colori, c’è
chi, come alcuni noti naturopati e sostenitori dell’igiene naturale (avrete
capito di chi parlo), sostiene che i virus non esistono, sono, secondo loro,
frammenti cellulari originati… non si sa bene come e perché.
Cercherò di seguito di
esporre una delle teorie correnti sull’origine dei virus, decidete voi se vi
sembra credibile.
I virus sono dei parassiti
obbligati, si riproducono solo all’interno di cellule viventi, partiamo quindi
con qualche considerazione sul parassitismo.
Una delle caratteristiche
dei parassiti è la semplificazione, tendono a perdere quelle funzioni di cui
possono fare a meno sfruttando le risorse dell’organismo ospite.
A destra vedete un noto
parassita, la famosa tenia o verme solitario. La tenia vive nell’intestino di
diversi animali tra cui l’uomo. Rispetto ad altri vermi a vita libera ha perso
gran parte delle funzioni che normalmente associamo alla vita: non si muove,
non respira, è priva di apparato digerente (assorbe il nutrimento
dall’intestino dell’ospite), è priva di organi di senso e di sistema nervoso.
Cosa fa di bello? Produce uova, milioni o miliardi di uova che giungono nel
terreno attraverso le feci e, se vengono inghiottite da un erbivoro possono
continuare l’infestazione ( il ciclo vitale delle tenie è complicato, va bene
se c’è un uovo su un milione che riesce a dare origine ad una nuova tenia). Tra
l’altro le tenie sono ermafrodite, come tutti i platelminti, caso più unico che raro tra gli
organismi ermafroditi sono in grado di autofecondarsi, cosa necessaria dato
che nell’intestino di un ospite è difficile ci sia più di una tenia.
Passiamo ad altri parassiti,
molti parassiti patogeni per l’uomo, gli animali e le piante appartengono al
regno dei procarioti, sono batteri. Solo una minima parte dei batteri sono
parassiti (si valuta esistano almeno 2 milioni di specie diverse di batteri, qualcuno parla di 5 milioni).
Si tratta di parassiti extracellulari, non entrano cioè all’interno delle
cellule. Anche loro presentano la perdita di funzioni, non sono in grado di
produrre alcune sostanze necessarie per il metabolismo, ma se le procurano
predando l’ospite. Per questo motivo i terreni di coltura per alcune specie di
batteri parassiti sono molto complessi (batteri non parassiti si possono
coltivare in soluzioni di zucchero con un po’ di tartrato d’ammonio o di peptone), alcune
specie, tipo il Treponema pallidum (agente della sifilide) non sono mai state
ottenute in coltura, probabilmente non sono state individuate tutte le loro
esigenze.
Facciamo un salto più in
giù, vediamo le ricketsie, si tratta di parassiti obbligati endocellulari, cioè
crescono e si riproducono all’interno delle cellule. Ci sono incertezze sulla
loro classificazione, per il fatto di riprodursi solo all’interno delle cellule
sono simili ai virus, ma hanno una struttura più complessa e conservano alcune
delle funzioni tipiche dei batteri. Qualcuno le vorrebbe mettere con i virus e
qualcuno con i batteri. Tra le ricketsie ve ne sono che provocano malattie anche
gravi come il tifo esantematico.
Siamo arrivati ai virus.
Sono oggetti, non chiamiamoli organismi viventi, molto semplici, sono formati
da una certa quantità di DNA o RNA sistemata all’interno di un rivestimento,
capside, che protegge il materiale genetico e lo “inietta” all’interno delle
cellule degli organismi suscettibili di essere infettati, possono essere
animali, piante o anche batteri. Una volta giunto all’interno della cellula
ospite il materiale genetico la obbliga a produrre copie di se stesso e del
resto del virus, sino a distruggere la cellula per liberare i nuovi virus.
Perché il punto fondamentale è proprio questo: i parassiti (come del resto
tutti gli organismi viventi) hanno bisogno di riprodursi. Non tirerò fuori la
storia del “gene egoista”, ma il
concetto è più o meno quello.
Quindi cosa sono i virus?
Probabilmente sono la forma estrema del parassitismo, hanno perso tutte le
funzioni degli esseri viventi conservando solo il necessario per riprodursi.
Invadendo un organismo suscettibile i virus possono causare malattie più o meno
gravi, pensate ad una cosa come l’Herpes simplex o il comune raffreddore. In
base alla teoria dell’evoluzione la patogenicità dei virus dovrebbe ridursi col
tempo, i ceppi che danneggiano meno l’ospite dovrebbero avere maggior
possibilità di diffondersi (un ospite morto non va in giro a contagiare altri
potenziali ospiti), ma naturalmente non si sa quanto tempo richiede questo
“indebolimento” del virus, tra l’altro non è nemmeno detto che avvenga.
L’evoluzione dei virus è
difficile da ricostruire … infatti non hanno lasciato fossili, sappiamo però,
dall’analisi delle mummie, che malattie come il vaiolo erano già diffuse tra
gli antichi egizi.
Va bene, ho fatto il mio
dovere, ora spero che Aristotele e il resto della banda mi lascino riposare.
Madscientist.
Grazie, spiegazione molto chiara e molto utile per chi desidera capire. Purtroppo inutile per i seguaci del complottismo, i quali continueranno a sostenere che è tutto falso e il "loro" buon senso è sufficiente a comprendere i virus, i batteri e tutto l'universo.
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